Il ritrovamento della Nave, che ha visto l’intera squadra impegnata in un’immersione di ben 6 ore, è il frutto di un’esplorazione abissale che ha toccato i 170 metri di profondità, e che ha goduto del supporto logistico ed assistenziale del centro immersioni Elea Sub di Casal Velino.
Inizialmente si era creduto che, il relitto addormentato giù nel fondale, fosse un cargo militare americano della Seconda Guerra Mondiale che nel 1943 avesse attraversato il tratto di mare tra Acciaroli e Palinuro. Oggi invece ogni dubbio sembra essere stato fugato, grazie alle testimonianze raccolte tra gli esperti militari e storici nazionali e Mauro Pazzi, si è potuta scrivere una nuova pagina di storia. Si tratta di un piroscafo britannico affondato dai tedeschi nella Prima Guerra Mondiale.
La vicenda dell’Umaria è una vera e propria tragedia di guerra nella quale furono coinvolte 8 persone. Tre di loro, il capo macchinista, il secondo ufficiale e un allievo vennero fatti prigionieri, gli altri cinque, tra cui quattro passeggeri e un sottoufficiale di macchina, persero la vita.