Il commissario dell’Asl Salerno, Mario Iervolino, seguendo l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Salerno di misura interdittiva della sospensione dalla professione per dodici mesi ha deliberato il divieto di servizio per i dipendenti dell’Azienda indagati nell’inchiesta, partita nel settembre del 2017.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nas di Salerno, con intercettazioni telefoniche e pedinamenti che hanno permesso di accertare le responsabilità per i reati di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale,peculato, falso e cessione di farmaci ad effetto stupefacente.
Nel mirino dell’indagine c’è soprattutto un dirigente medico, Alessandro Marra, accusato di omicidio, per la somministrazione di una dose letale di un medicinale sottratto illecitamente dalla struttura sanitaria, per il decesso di un giovane di 28 anni di Battipaglia affetto da una grave ed irreversibile patologia.
Sulla base delle risultanze dell’esame autoptico, è stato riscontrato che quei 60 milligrammi di medicinale avrebbero potuto uccidere anche una persona completamente sana. Il giovane, in precedenza, era stato ricoverato presso un ospedale di Firenze ma, al peggiorare delle sue condizioni di salute, aveva espressamente richiesto di poter tornare alla sua abitazione di Battipaglia, per poter trascorrere i suoi ultimi giorni insieme alla famiglia e per poter mangiare una pizza con gli amici.
Un decesso che, in un primo momento, era stato attribuito a cause naturali. Alla verità, gli investigatori, sono giunti tramite l’ausilio d’intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno consentito di acclarare le responsabilità del medico.