L’evento nasce con l’obiettivo di implementare una riflessione collettiva intorno all’ambizioso programma volto alla creazione di una “rete di infrastrutture economiche e culturali” di collegamento tra l’Europa e l’Asia per il trasferimento veloce di persone, merci e risorse.
Da mercoledì 24 a sabato 27 ottobre la delegazione UNISA guidata dal Rettore Aurelio Tommasetti raggiungerà Shanghai per l’incontro con la governance della Shanghai University (SHU), uno dei maggiori atenei cinesi, leader nella ricerca scientifica.
Nella giornata del 25 ottobre l’agenda internazionale prevede l’incontro bilaterale con il Rettore della SHU, il prof. Jin Donghan, per la firma del Memorandum of Understanding, che ha come obiettivi condivisi: la creazione di un centro Pan-Mediterraneo dedicato al progetto “One Belt One Road” e pensato come piattaforma organizzativa delle attività sviluppate dal partenariato SHU-UNISA; l’avvio di scambi interculturali tra docenti, studenti e personale delle due università; la realizzazione di progetti di ricerca condivisi e l’interscambio scientifico sull’alta formazione e la ricerca.
Il giorno seguente, il 26 ottobre, si aprirà il Forum “One Belt One Road” con la partecipazione del delegato per gli Affari Esteri del Governo di Shanghai, del Rettore della SHU e del Rettore Aurelio Tommasetti, in rappresentanza dell’Italia.
La relazione del Rettore Tommasetti, dal titolo “City bred universities and universities influenced cities”, riguarderà il rapporto tra Università e Territori e partirà dalla riflessione su come da sempre le Università abbiano rappresentato uno spazio centrale di crescita scientifica, grazie all’incontro tra saperi transfrontalieri , ma anche occasione di sviluppo per le comunità e i territori che le hanno fisicamente ospitate.
“Ci prepariamo ad un nuovo importante appuntamento con l’internazionalizzazione – dichiara il rettore. Gli accordi che andremo a firmare questa settimana, così come la partecipazione all’importante forum internazionale “One Belt One Road”, rappresentano una nuova ed efficace occasione di apertura e di collaborazione verso un Paese come la Cina, con cui il nostro Ateneo ha già attiva una forte collaborazione scientifica e culturale. Il nostro Programma di Internazionalizzazione vuole ancora una volta promuovere una crescita condivisa ed armonica tra Paesi e culture differenti ma animate da spirito di collaborazione e di condivisione“.