Stop ai prodotti chimici di sintesi per l’agricoltura nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
L’iniziativa è stata approvata ad unanimità dal Consiglio Direttivo dell’Ente.
“L’obiettivo – ha spiegato il presidente Tommaso Pellegrino – è favorire ulteriormente e concretamente un’agricoltura biologica e di qualità del nostro Parco, che è anche la Comunità emblematica della Dieta Mediterranea.
Lo facciamo – ha continuato il presidente – per valorizzare ancor più gli sforzi e i sacrifici di tante aziende del territorio che hanno deciso di investire sui prodotti agricoli del Parco”. La delibera sarà inviata alla Regione e a tutti i sindaci del territorio.
“Nel Parco – si legge nella delibera votata dai consiglieri dell’Ente – ricadono ben 28 Siti di Importanza Comunitaria (Sic) e 8 Zone di Protezione Speciale (Zps) che devono essere particolarmente protetti dall’impiego di prodotti che, come è stato già riscontrato, hanno effetti negativi sulla fauna e sulla flora.
L’uso incontrollato di fitofarmaci su larga scala – si legge ancora nella delibera – potrebbe infatti compromettere seriamente gli equilibri eco-sistemici ai fini della conservazione, della valorizzazione e dello sviluppo del patrimonio naturale”.
Alcuni pesticidi, inoltre, “potrebbero arrecare danni alla salute dei cittadini”. “Insomma si tratta di un’iniziativa che fa bene a tutti – ha tenuto a ribadire Pellegrino – con piccole attenzioni come queste possiamo veramente mangiare e vivere meglio”. L’iniziativa è stata particolarmente gradita anche dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha espresso parole di elogio per i vertici del Parco.
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