L’Ordine ha acceso i riflettori su questo tema, già da alcuni anni e quello di domani sarà anche un momento di servizio, perché verrà avviato un monitoraggio degli interventi attuati al livello provinciale, rispetto alla procedura adottata dalle strutture sanitarie per prevenire e gestire gli atti di violenza.
I saluti istituzionali saranno del Presidente Giovanni D’Angelo, del Consigliere del Presidente della Regione per la Sanità Enrico Coscioni, di Antonio Giordano Federsanità Anci, del Commissario Straordinario dell’Asl Salerno Mario Iervolino, del direttore dell’ospedale di Salerno Giuseppe Longo, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Americo Montera, del Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Domenico Della Porta.
Interverranno – per l’area medica, ossia una valutazione tecnica, affidata a medici ed esperti del settore, dei principali fattori di rischio ai quali sono sottoposti gli operatori sanitari – le dottoresse Concetta D’Ambrosio, Gerarda Montella, Giovanna Esposito; il professore Mario Carotenuto; per l’area legale, un secondo momento che vedrà protagonista l’Ordine degli Avvocati che con valutazioni tecnico-legali permetterà di capire cosa è possibile migliorare nel nostro ordinamento per salvaguardare i medici durante lo svolgimento del loro servizio – gli avvocati Francesco Rizzo e Alfonso Mutarelli; il dottor Pasquale Errico; per l’area politica il dibattito sarà moderato dai dottori Giuseppe Longo e Cosimo Cicia. Sono stati invitati a partecipare i Parlamentari di tutte le aree che hanno depositato in questi mesi proposte di legge in merito al tema della sicurezza degli operatori sanitari ed i Direttori di Distretti dell’ASL Salerno.
“A circa un anno dall’evento ‘Un Fiocco Bianco per un Camice bianco’ – ha spiegato la dottoressa Concetta D’Ambrosio – ci è sembrato giusto, oltre che doveroso, fare un’analisi di quanto è stato fatto e, soprattutto, di quanto ancora è possibile fare in tema di sicurezza per gli operatori sanitari.
Lo scorso anno, gli episodi di violenza perpetrati ai danni, soprattutto delle nostre colleghe, ci hanno spinto ad organizzare con lo Sportello Giovani la campagna del Fiocco Bianco che, grazie al nostro Presidente Giovanni D’Angelo, ha raggiunto la Federazione Nazionale. Questa campagna ha rappresentato solo il punto di inizio. Da allora non ci siamo più fermati. A quasi un anno, è quindi giusto tirare le somme e cercare di alzare ulteriormente l’asticella”.
Buon giorno.questi episodi sono in aumento anche un po per lo stress che i medici ed infermieri hanno per il ridotto numero di personale…ma vi posso garantire,per propria esperienza vissuta al pronto soccorso,che a volte sono anche loro che se la cercano con modi di fare arroganti e diagnosi superficiali mettendo a rischio la salute dei nostri cari……scatenando cosi reazioni da parte dei parenti.diciamo che la colpa e 50 e 50.