Azienda calcio serie B: ricorso al Consiglio di Stato (di Antonio Sanges)

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La Lega di Serie B , per tutelare i 19 club, che hanno maturato il diritto di partecipare al campionato cadetto 2018/19, ha  proposto  ricorso  al Consiglio di Stato, avverso la sentenza del Tar Lazio, con la quale veniva accolto il ricorso della Ternana ( Pro Vercelli, Novara e Siena), contro la modifica delle Norme Noif, in merito alla riduzione del format della Serie B da 22 a 19 squadre.

Dal punto di vista aziendale , il nuovo format a 19 squadre , determinatosi dalle mancate iscrizioni delle societa’ dell’ Avellino, Bari e Cesena,(  e contestuale blocco dei ripescaggi deciso dalla Lega di Serie B) quantifichera’ per i club, un minore valore di “ricavi da stadio”, con riflessi negativi sui “conti economici” di riferimento.

A tale proposito, bisogna evidenziare, che l’azienda calcio di Serie B ,alla data del 30 giugno 2017, ha determinato “ricavi da stadio” pari a 23.829 mln di euro ,con relativa media spettatori pari a 6.545 unita’ (Fonte Report Calcio 2018).

Sempre a tale data ,  il “risultato netto negativo” delle societa’ di serie B,  ha quantificato  un valore di  49 mln di euro.

In base a tale dato , i club di serie B , al termine della stagione 2016/17, hanno calcolato un “valore medio di perdita” pari a  2.22 mln di euro  (dato migliorativo rispetto agli esercizi precedenti).

Il “conto economico” delle societa’ di serie B alla data del 30 giugno 2017, con “risultato netto negativo” di 49 (mln di euro),  risulta essere composto come segue : valore della produzione ( 311 mln di euro), costi operativi ( 302 mln ), ammortamenti  (52 mln), proventi e oneri straordinari (3 mln), imposte ( 4 mln).

Alla data del 30 giugno 16,invece, il “risultato netto negativo” delle societa’ di serie B, determinava  un valore di  63 mln di euro (per la stagione 14/15 tale valore risultava essere pari ad 91 mln di euro). (fonte Report Calcio 2017).

In riferimento a tale dato, le societa’ singole di serie B  al termine del  campionato 2014/15 , hanno  quantificato  un valore di perdita di esercizio pari a circa 2.9 mln.

Sempre  alla data del 30 giugno 16 , il conto economico della serie B veniva  essere riclassificato come segue : valore della produzione (321 mln euro), costi operativi (305 mln ), Ebitda(16 mln), ammortamenti e svalutazioni ( 81 mln ), Ebit ( -65 mln), proventi straordinari e finanziari (1 mln), Ebt (-66 mln), Imposte (3), risultato netto (-63 mln).

I rapporti di bilancio piu’ significativi risultavano  essere : Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita 61%, Patrimonio Netto/ Totale Attivita’ 15%, Debiti finanziari /Totale Debiti 22%.

Gli indici di “sostenibilità economica” piu’ significativi dei club di serie B risultano essere: Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita (61%), Patrimonio Netto/ Totale Attivita’ (15%), Debiti finanziari /Totale Debiti (22%).(fonte Report Calcio 2017)

Allo stato grazie agli “sport elettronici”(Esport), i club di calcio , potranno determinare nuove strategie di comunicazione e marketing , finalizzate alla ricerca di nuovi  tifosi, nuove aziende sponsor, nuovi ricavi aziendali.

La diversificazione dei ricavi delle societa’ di calcio , passa anche attraverso il “re- branding”, ossia l’utilizzo  del proprio marchio in ambiti differenti da quelli tradizionalmente attivati.

Al fine di aumentare i “ricavi” dei club di calcio , gli asset principali da soddisfare risultano essere : sport elettronici (Esport), Fan Experience, Smart Arena.

In Italia hanno gia’ attivato  “ gli sport elettronici” come elemento di “re-branding” le seguenti societa’ di calcio: Cagliari, Empoli, Genoa, Perugia, Roma e Sampdoria.

In Europa invece, il “calcio digitale” vede protagonisti:  Real Madrid, Bayer Monaco, Siviglia, Paris Saint Germain, Manchester City, Schalke04.

In attesa di conoscere la sentenza del Consiglio di Stato, ricavi da “re-branding”, per vincere la sfida della serie b con il format a 19 squadre ?

Antonio Sanges dottore commercialista

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