Il Consiglio di Stato non dirà se la Serie B sarà a 19 o 22, ma si pronuncerà sulla sospensiva decisa dal TAR, che non è una sentenza definitiva visto che lo stesso tribunale ha fissato un’udienza a marzo 2019.
Dovremmo forse aspettare quella data per iniziare il campionato? – continua Mezzaroma – Siamo sereni poiché siamo nel giusto. Queste squadre interessate parlano come se avessero subito un’ingiustizia, come se avessero acquisito il diritto a giocare la Serie B, quando invece è il contrario perché sul campo non l’hanno conquistato. Chiunque andrà a modificare il quadro normativo sul quale noi abbiamo fatto ragionevole affidamento, sarà soggetto a ingenti obblighi risarcitori e si parla di milioni di euro in ballo per ogni squadra”.
«Questa storia ha stancato, si perde credibilità. I 19 club hanno votato l’appello al Consiglio di Stato, poi vedremo quali saranno gli scenari – afferma Fabiani a Il Mattino – Non è possibile né tollerabile rimodulare il format del campionato, ci sono squadre che hanno già opzionato aerei per trasferte e come loro anche i tifosi. Recuperare nove partite a testa per ogni club sarebbe delirante. Mezzaroma?
L’ho sentito, tutti i presidenti sono compatti su questa strada per far sì che questo campionato rimanga così com’è; dal prossimo anno si può ridiscutere il format. Intanto si gioca, siamo professionisti e non c’è nessun problema in relazione al particolare momento». Rotta su Crotone, insomma. «L’importante era vincere col Perugia e ci siamo riusciti. Il mister ha schierato un undici abbastanza offensivo, per cui era normale concedere qualcosa agli umbri. Abbiamo un organico di qualità – conclude Fabiani
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