Pertanto, è inesatto, non veritiero, la notizia circolata sulla stampa secondo cui, per effetto della decisione del TAR sarebbero consentiti “uffici, negozi e case al posto del cinema”. La sentenza del TAR si è solo limitata ad annullare una nota interlocutoria di trasmissione (da parte degli Uffici tecnici alla Commissione consiliare) del progetto presentato dalla Società “restando salve tutte le determinazioni di competenza degli uffici tecnici comunali circa la sussistenza o meno dei presupposti (strettamente tecnici) di applicabilità sia dell’art. 14 del d.p.r. n. 380/2001 sia dell’art. 7 bis della l. r. Campania n. 19/2009” (come riportato in sentenza).
Il che significa che lo stesso Tar ha rimesso alla valutazione degli Uffici tecnici ed eventualmente del Consiglio Comunale le decisioni finali da assumere sul progetto di riqualificazione.
Ciò chiarito, e passando al contenzioso correlato all’ordinanza di abbattimento dell’ex cinema Capitol, si evidenzia che per effetto dell’inottemperanza protratta nel tempo e della denunzia sporta dal Comune, il Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso decreto penale di condanna nei confronti del legale rappresentante della Società.
Inoltre, a seguito di altra pronuncia del TAR (del 19 luglio scorso), riferita all’ordinanza di abbattimento e all’individuazione di mirati interventi di messa in sicurezza, sotto il controllo dell’Autorità comunale, gli uffici comunali hanno – previo sopralluogo congiunto – intimato alla Società proprietaria una serie puntuale di lavori di verifica della tenuta dell’immobile prevedendo, con priorità, il ripristino del pubblico passaggio sotto il porticato e, numerosi altri interventi di sicurezza riguardanti facciate, infissi, intonaci, pulizie terrazzi e mantovane, trattamento passivante, prove di laboratorio, pitturazione su tutti i lati del fabbricato, con assegnazione di un termine ultimativo per la relativa esecuzione.
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