«Con le 19 società continuiamo a portare avanti la linea unitaria, granitica e convinta condivisa già dal mese di agosto – ha spiegato il presidente della Lega di B, Mauro Balata – ; abbiamo deciso di impugnare l’ordinanza cautelare provvisoria emanata dal Tar del Lazio che ha ribaltato alcune cose che lo stesso tribunale e il Consiglio di Stato avevano cristallizzato dopo due mesi di sentenze, come il diritto alla composizione del campionato e l’inizio del torneo stesso a seguito delle delibere autorizzative della Figc».
Il numero uno della Lega di B precisa che le aspiranti al ripescaggio non hanno guadagnato sul campo il diritto a partecipare al campionato cadetto e che non esiste nell’ordinamento il diritto che imponga il ripescaggio in questo torneo.
Con l’impugnazione al Consiglio di Stato quindi la Lega punta a tutelare il prosieguo del torneo, dopo otto giornate già disputate. Infine sulla scelta della Federcalcio di non ricorrere a sua volta al Consiglio di stato, ma anzi di costituirsi contro la Lega, Balata ha aggiunto: «Abbiamo scoperto che la Figc non riconosce le stesse delibere e ritiene di tutelare, a danno delle 19 società della Serie B, altri soggetti ancora non identificabili attraverso i ripescaggi».
Dello stesso parere il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre, secondo il quale il risarcimento dovrebbero chiederlo le 19 della B che stanno subendo i veri danni. Il patron del Brescia Cellino invece ha ribadito che il campionato non si fermerà, salvo contrarie indicazioni della Figc.
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