Affetta da patologia asbesto correlata, Rosaria – si legge su Il Mattino oggi in edicola – non ha mai messo piede nella fabbrica di Borgo Ferrovia: la sua unica «colpa» è stata quella di toccare, scrollare e lavare i panni da lavoro di suo marito Michele Aversa, dipendente Isochimica spa dal 1983 al 1989, anche lui malato.
Tanto le è bastato per ritrovarsi oggi con 1100 particelle di asbesto nei polmoni. I medici le hanno riscontrato una sarcoidosi polmonare asbesto correlata al terzo stadio. In tutto gli stadi della mia malattia sono quattro.