Un’ora dopo, arrivava fino a palazzo reale la coda di persone in fila per donare il proprio dna salivare: passaggio necessario per trovare compatibilità del midollo osseo ed aiutare il piccolo Alessandro Maria di un anno e mezzo ad avere il trapianto che potrebbe salvargli la vita.
Il bambino, figlio di una napoletana e di un inglese, è affetto da una rara malattia genetica. Per aiutarlo l’Admo, l’associazione donatori di midollo osseo, ha organizzato a Milano e Napoli i gazebo per la raccolta del dna e fornito 1.500 tamponi per le analisi. Michele Falco, presidente dell’Admo Campania.
Della malattia del piccolo Alex ne abbiamo parlato con Ugo Ricciardi, presidente della Onlus Aile, associazione italiana linfoistiocitosi emagofocitica.
Presenti in piazza le amiche di famiglia della madre di Alex, Cristiana Console.
“Davvero una bella cosa vedere centinaia di persone in fila fin dalle 9 del mattino in piazza del Plebiscito per aiutare il piccolo Alex ad avere una speranza di vita. Uno ‘tsunami di solidarietà’, per utilizzare le parole spese dai genitori del piccolo, che ha coinvolto tantissimi giovani che si sono presentati spontaneamente per sostenere il test di compatibilità del midollo osseo. Anche le istituzioni hanno fatto la loro parte.
Voglio ringraziare il Presidente de Luca per aver fortemente sollecitato l’impegno di tutte le strutture ospedaliere in questa battaglia per la vita dei bimbi affetti da gravi malattie genetiche.
Così come il Policlinico della Federico II che ha dato la disponibilità dei medici, il manager del Cardarelli, Ciro Verdoliva, per aver avviato il percorso giunto oramai alle battute finali per garantire un altro punto per il trapianto allogenico adulti e il Santobono perché con risultati straordinari garantisce già da anni il trapianto pediatrico di midollo anche dai genitori”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità, che stamattina ha partecipato all’iniziativa.