Come quando, nei primi anni della sua carriera, il club nerazzurro lo prestò alla Salernitana e lì imparo qualcosa sul restare con i piedi a terra.
“Salernitana-Pisa 1-2 era il 1978, l’Inter mi diede in prestito appunto, alla Salernitana. Ero giovane e inesperto. La prima partita perdemmo in casa contro il Campobasso, poi giocammo sul neutro di Avellino il derby con la Paganese, e io, parai un rigore e vincemmo 1-0. Mi sentivo arrivato… e invece arrivo’ il Pisa di Di Prete, un attaccante piccolo e veloce con un tiro micidiale. Mi fece 2 gol nei primi minuti.
Io chiesi il cambio e uscii dal campo piangendo.. che lezione ho ricevuto quel giorno, credevo che, con una sola partita giocata bene, potevo pensare di essere già arrivato…”. Il ricordo di Walter Zenga viene rispolverato dai social all’antivigilia di Venezia – Salernitana. Zenga da qualche settimana è l’allenatore dei lagunari.
Un’avventura, quella in Veneto, che è iniziata bene per l’ex della sfida che, intanto, è indaffarato dentro e fuori dal campo. Sui social, infatti, fra un allenamento e l’altro, Zenga ha raccontato tramite dei video le difficoltà della cittadina ligure provocate dall’acqua alta degli ultimi giorni, fra passerelle e gli immancabili stivali.