Il piano prevede la copertura capillare della cittadina e delle sue frazioni, con particolare attenzione alle zone meno digitalizzate. Open Fiber, società per azioni compartecipata da Enel e Cdp Equity, è chiamata a realizzare la rete pubblica in fibra che consentirà a cittadini e imprese di beneficiare di una velocità di connessione al web fino a 1 Gigabit al secondo.
«Finalmente a Camerota, oltre agli interventi già fatti da Telecom, ci avvaliamo degli interventi del progetto Open Fiber. Il nostro territorio non vivrà più il digital divided che lo rende meno competitivo rispetto ad altri» chiosa il delegato all’Innovazione tecnologica Domingo Ciccarino.
Le risorse stanziate non graveranno sul bilancio del Comune: l’infrastruttura è infatti finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica. Le attività sono coordinate da Infratel, società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’attenta supervisione della Regione Campania. Oltre a private abitazioni e insediamenti produttivi, saranno inoltre cablate 15 sedi della pubblica amministrazione che potranno quindi erogare i propri servizi in modo ancora più efficiente ed efficace.
«Si tratta di un’opera fondamentale per il futuro di Camerota e per lo sviluppo turistico del nostro Comune – dichiara il Sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta -. I nostri giovani avranno ulteriori possibilità nello studio ma anche gli uffici pubblici, sanitari e i servizi in generale ne trarranno notevoli benefici».
Il progetto prevede la copertura in modalità FTTH (Fiber-to-the-home, cioè la fibra ottica stesa direttamente all’interno delle singole abitazioni o uffici) di 3.241 unità immobiliari, privilegiando il riuso di infrastrutture esistenti. Complessivamente la rete si estenderà per 28 chilometri. Ove necessario, gli scavi saranno comunque eseguiti attraverso modalità innovative, sostenibili e a basso impatto ambientale per limitare il più possibile i disagi alla cittadinanza. L’infrastruttura sarà data in concessione per 20 anni a Open Fiber, che ne curerà la manutenzione, e rimarrà di proprietà pubblica.
Gianfranco Guerrera, regional manager di Open Fiber per Campania e Basilicata, entra nei dettagli di questa svolta tecnologica: «Open Fiber non vende servizi in fibra ottica direttamente agli utenti finali, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso. In qualità di operatore wholesale only offriamo infatti l’accesso a tutti gli operatori telefonici o Internet service provider interessati. Una volta conclusi i lavori, l’utente non dovrà quindi far altro che contattare un operatore, scegliere il piano tariffario preferito e navigare ad alta velocità.
Una rete integralmente in fibra ottica permette di abilitare servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività, servizi finora in gran parte negati, soprattutto nei centri meno popolati del nostro Paese: stiamo parlando di telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, Industria 4.0, videosorveglianza, domotica e tanto altro. Un passaggio fondamentale verso la Gigabit Society».