Si insinuo’ una piccola scheggia tra due strappi di carne.
Faceva lievemente male.
Lievemente era la parola che teneva sulle punte.
Le punte della dita.
Le punte delle dita dei piedi.
Non le piaceva star così, leggera ed in tensione, ad esser all’altezza col timore di cadere.
Si teneva a quel lievemente sul quale posava quella scheggia, tra due strappi laterali di carne ed il male.
La scheggia chiudeva tutto: lo strappo ed il dolore, la tensione e l’altezza che, ripiegata, trovava il suo respiro.
– Hai scritto malincuore
Dice l’occhio e si contorce.
Non vuol capire.
– Dove è il dolore? Nel male della scheggia?
È.
Fa la sua parte
È tutto necessario.
Non fa mai male il cuore.
È tutto nella scheggia
Fatima Mutarelli
Mail: valelapennasi@gmail.com
Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)
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