L’intensa l’attivita’ di controllo tesa a contrastare il ben noto fenomeno della pesca di frodo del tonno rosso sottomisura, lungo tutta la costiera amalfitana, posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera di Salerno e Maiori, coordinati dal Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno cv (cp) Giuseppe Menna, continua ad avere i suoi risultati.
Nell’ultima settimana e’ stato sequestrato un ingente quantitativo di tonno rosso pari a tre quintali circa, tra Salerno, Cetara, Maiori capoluogo e loc. Erchie di Maiori, mai eseguito prima in costiera.
In particolare, la notte scorsa ha visto impiegato, dalle prime ore dell’alba, circa 10 uomini con utilizzo di telecamere e super visori notturni nonche mediante attivita’ di appiattimento, il tutto al fine di evitare gli uomini di guardia (sentinelle) dei pescatori di sportivi dediti a tale pesca.
Durante le operazioni i complici dei pescatori di frodo hanno tentato reiteratamente ed invano di ostacolare le operazioni dei guarda coste, avvisando della presenza dei militari i pescatori di frodo, al fine di consentire agli stessi di occultare le operazioni di sbarco dei pesci.
Nonostante cio’ dopo una attesa di circa 2 ore i guarda coste coordinati direttamente dal personale della centrale operativa della capitaneria di porto nonche dal titolare dell’ufficio locale marittimo di maiori M.llo Buonarosa Ladislao, appostati sia all’interno che all’esterno del porto di maiori e lungo le strade cittadine, in modo da confondersi con le coppiette e gli avventori della cittadina maiorese, con non poche difficolta sono riusciti a portare al termine il bliz con il fermo di M.M. – pescatore di frodo, che si stava dando alla fuga a bordo della propria bici con n. 20 esemplari di tonno rosso sottomisura dalle dimensioni di cm. 40.
Fermato dai militari pronunciava “siete stati bravi mi avete preso sedendosi sul prato del porto”. M.M. persona nota ai guarda coste in quanto negli anni era sempre riuscito a farla franca ai controlli caricando i tonni sul proprio ciclomotore e dileguandosi tra le stradine del corso reghinna major; dopo aver prelevato il tonno pescato dai punti e localita’ impervie (scogliere, foce dei fiumi, ancorati ai gavitelli ed infine sbarcati sulle banchine come passeggeri di un traghetto pronto a partire per un nuovo viaggio/carico) un vero e proprio Arsenio Lupin della pesca sportiva mai fermato negli ultimi 10 anni e capace di sbarcare, al rientro dalla pesca, come un elegante diportista senza destare sospetti – m.m. inteso come un vero mago del camuffamento (no come il personaggio genio ladro gentiluomo di Maurice Leblanc 1905).
Il tonno sequestrato (thunnus thynnus), aventi una lughezza massima di circa 40 cm, trattasi di una specie animale allo stato giovanile protetta. tale attivita’ di pesca e vietata in questo particolare periodo dell’anno cosi’ come disposto dal d.lvo 04/2012 che prevede per chiunque effettui questa pesca e/o trasporto detenzione sanzioni amministrative da euro 10000 sino a 75.000 euro.
La complessa attivita’ posta in essere, si inserisce nell’ambito dell’intensificazione al contrasto della pesca di frodo di prodotti ittici, in questo particolare periodo dell’anno. Anche al fine di impedire la cattura indiscriminata di tonno nel mediterraneo, i cui quantitativi sono considerevolmente ridotti portando l’esemplare a rischio di estinzione. per questo motivo la normativa comunitaria ha disposto progressivamente precise e restrittive norme per la cattura, vietando la pesca di esemplari inferiori a 30 kg o inferiore a 115 centimetri di lunghezza.
Al termine di controlli sono stati redatti n. 2 verbali amministrativi per complessivi 15000 euro.
L’attivita’ di controllo continuera’ nei prossimi giorni ininterrotamente da parte degli uomini della guardia costiera dei paesi rivierasci della costa per evitare ulteriori danni all’ecosistema marino oltre che alla filiera legale del commercio ittico ed alla salvuagardia dei consumatori.