L’eroina francese, venerata come santa dalla chiesa cattolica, che guidò vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi, durante la Guerra dei Cent’anni, calcherà, dopo essere stata nei maggiori teatri italiani, il palcoscenico di quello agropolese, interpretata dalla bravissima attrice romana. Il testo è costruito da brandelli di ritratti alternativi di Giovanna reincarnati in figure che ne evocano la forza: gli atti del processo, i versi di Maria Luisa Spaziani, il contesto storico di Franco Cardini, brani di Nietzsche e Brecht, Plotino, Umberto Galimberti, Buddha.
Le videoproiezioni di Enrico Zaccheo che accompagnano tutto lo spettacolo mostreranno i volti terribili dei giudici del film di Dreyer, presenti e giudicanti a contrapporsi al sogno di Martin Luther King. La partitura musicale accosterà nella massima libertà i “Carmina Burana” di Orff, all’Adagio per Archi di Barber, i Queen a Tom Waits, creando quella risonanza emotiva che permette di accompagnare Giovanna alla sua morte senza rimanerne distanti.