La commozione arriva già dalle prime battute, quando la stessa ripercorre con il regista le vie che lo hanno portato ad intraprendere il Teatro. Quel teatro che è iniziato dall’ombra della madre proiettata su di un lenzuolo bianco steso ad asciugare e che ha attraversato il sacrificio dello studio e del suo relativo sostentamento, attraverso i lavori più umili.
Presentato davvero con tutti i rituali previsti, per un ospite di onore, sul led un filmato montato in maniera eccelsa che attraversa una carrellata di episodi che hanno visto Antonello De Rosa e la sua Accademia presente più che mai sul territorio salernitano da oltre 15 anni.
l filmati che riprendono le impressioni di alcuni suoi attori/allievi, le testimonianze vere di chi ha scelto De Rosa, le emozioni nel rispondere alle domande della conduttrice, “forse non ti faranno mai vincere un Oscar di Donatello, ma qual è il tuo premio migliore, nonostante gli innumerevoli che hai ricevuti?” e la risposta commossa arriva subito “ il mio oscar migliore?” afferma Antonello De Rosa “ avere un accademia che non ha alcun limite di barriera architettonica, non prometto la fama ma la trasmissione della passione per il Teatro, vedere Maria in carrozzina muoversi con leggerezza fra le tavole del palcoscenico e poi… e poi c’è lui, il ragazzo completamente cieco che mi dona l’emozione di ricreare con i gesti tutto ciò che insegno, si è proprio questo il mio Oscar più grande!” al termine di questa risposta un lunghissimo abbraccio fra De Rosa e la conduttrice Lucia Ascione e quella affermazione prima di chiudere l’intervista “avevo paura di parlare del teatro dopo aver annunciato la Madonna del Rosario” chiosa la commossa Ascione “ ma posso affermare che quella stessa Madonna adesso qui ha fatto un miracolo portandoti a questa trasmissione”.