Il Basket Bellizzi è reduce dalla brillante vittoria casalinga contro la New Basket Agropoli. Un successo che ha riscattato il passo falso sul campo di Partenope e ha infuso ulteriore consapevolezza dei propri mezzi nei ragazzi di coach Sanfilippo. Di contro ci sarà un San Nicola Cedri che stazione a quota 5 in classifica, in virtù della penalizzazione di 3 punti inflittagli. La compagine casertana giunge dalla vittoria di misura (77-78) ottenuta sul campo di Maddaloni e vuol difendere l’imbattibilità casalinga.
Le dichiarazioni del Dg Fabio Scannapieco
Il Dg Fabio Scannapieco presenta così la gara: «Sarà una partita difficile, come lo sono del resto un po’ tutte in questo campionato. San Nicola è una squadra attrezzata, ben allenata e con giocatori di un certo livello. Noi dobbiamo fare la nostra partita, portando sul campo quello che la squadra e il coach provano in settimana durante gli allenamenti».
Il Dg, guarda alle prime sei giornate giocate fin qui con un focus sulle due gare finora perse: «Abbiamo iniziato bene, con due battute d’arresto che ci possono anche stare. Con Salerno, il rammarico è di non aver sfruttato un match-point che ci era capitato. Sul campo di Partenope, invece, abbiamo avuto la dimostrazione di poter competere alla pari contro una squadra che, insieme ad Angri, dovrebbe essere in lotta per le primissime piazze per tutta la stagione»
In queste prime giornate di campionato, dunque, Bellizzi sta dimostrando di potersela giocare con tutti. Merito del roster costruito dal Dg, che però fa leva soprattutto su un aspetto: «Abbiamo il merito di aver creato un organico di valore, in cui tutti sono in grado di poter dare il loro contributo. A testimoniarlo sono le grandi rotazioni praticate dal nostro coach in ogni partita. Ma la soddisfazione più grande è quella di aver individuato ragazzi che sono dei professionisti esemplari, persone serie prima che bravi giocatori».
Poi un plauso a coach Sanfilippo: «Le rotazioni a cui facevo riferimento sono uno dei segnali della competenza e la bravura del nostro coach. Il fatto di lanciare nella mischia tutti gli elementi a propria disposizione, rappresenta una forma mentis del tecnico che permette di poter contare su 12 elementi e non solo sul quintetto base. E poi, altro aspetto importante, in questo modo il tecnico riesce a valorizzare tutti i giocatori, anche i più giovani, che diventano così un patrimonio importante per il club».