Eboli è al 36° posto nella graduatoria provinciale su 102 Comuni, mentre non figurano nella graduatoria altre decine di Comuni salernitani. Il primo finanziamento riguarda 428 Comuni su 2426 ammessi, un primo step di Comuni di dimensioni ridotte, dove è più semplice intervenire nell’installazione del sistema di videosorveglianza.
«La graduatoria delle priorità di finanziamento tiene conto di valutazioni che penalizzano i Comuni salernitani – spiega il sindaco, Massimo Cariello -. Una penalizzazione inaccettabile, perché da tempo lanciamo l’allarme sicurezza ai massimi organismi istituzionali e alle forze dell’ordine. E’ assurdo che il Governo si assuma la responsabilità di decretare Eboli tra i Comuni con incidenza criminale bassa e che vengano favoriti i Comuni del nord, visto che il primo step riguarda solo 59 città del meridione e tutte di dimensioni ridotte, a fronte di 428 finanziamenti immediati. Stessa situazione per la provincia di Salerno, considerata a preoccupazione limitata».
Nonostante la videosorveglianza attiva ed i risultati in termini di individuazione di responsabili di danneggiamenti e reati, l’attenzione rimane alta. «Siamo soddisfatti dell’ammissione a finanziamento – dice l’assessore con delega a videosorveglianza, Ennio Ginetti -, ma sconcertati che la provincia sia fuori dai primissimi finanziamenti per il basso indice criminale che il Ministero ha assegnato. Lo stesso Ministero poi non ha inserito il nostro Comune tra quelli dove l’incidenza è molto elevata o elevatissima e dunque immediatamente finanziati. Eboli è una delle città maggiormente videosorvegliate in tutta la provincia, ma le scelte ministeriali non coincidono con la nostra decisa azione di controllo del territorio e contrasto alla criminalità». Sul tema sicurezza interviene anche il consigliere delegato, Giuseppe La Brocca: «La piena collaborazione tra Comune e tutte le forze dell’ordine sta producendo risultati significativi e questo testimonia l’impegno comunale per la sicurezza»
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