Nei giorni scorsi si sono registrate diverse aggressioni tra detenuti ristretti alla prima sezione e verso il Personale di Polizia Penitenziaria ivi operante.
A darne notizia in una nota il Sappe il sindacato della Polizia Penitenziaria che parla di «veri e propri regolamenti di conti tra detenuti del ‘magreb’ e detenuti italiani per stabilire, probabilmente la leadership all’interno della sezione detentiva.
Scontri avvenuti senza esclusione di colpi, tanto che un detenuto oggetto di una inaudita violenza, è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari presso il locale nosocomio cittadino per aver riportato gravi ferite alla testa, colpito da uno sgabello.
Inoltre, nella stessa circostanza un assistente capo, nel tentativo di sedare gli animi veniva colpito alla testa e raggiunto al volto da sangue presumibilmente infetto, per la
quale cosa attualmente è sottoposto a specifiche cure ed accertamenti.
Altro evento critico registrato in settimana è stato in rinvenimento di sostanza stupefacente presso il settore colloqui, ove è stato rinvenuto un involucro contenente circa 45 grammi di hascish.
Anche oggi atti di pura violenza verso il personale della Polizia Penitenziaria ivi operante . Questa mattina intorno alle ore 11,00 circa un detenuto di origine
salernitane, senza apparenti motivi, con violenza colpiva alla testa con pugni e calci un assistente capo ivi di servizio, facendolo crollare al suolo .
Solo l’arrivo immediato e tempestivo di altri colleghi evitavano il degenerarsi della situazione. Nella colluttazione oltre al malcapitato assistente capo altri colleghi riportavano lesioni e traumi prontamente certificati presso l’infermeria dell’Istituto.
Invece il malcapitato assistente capo oggetto dell’inaudita violenza trasportato presso il Pronto Soccorso degli OO.RR di Salerno per gli esami e le cure del caso venivano riconosciuti 10 giorni di prognosi, salvo complicazioni con specifici accertamenti diagnostici a cui sottoporsi
Il SAPPe , Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria , primo organismo di rappresentanza di categoria, ormai da troppo tempo lancia l’allame denunciando le diverse criticità che si vivono quotidianamente all’interno del Penitenziario salernitano.
Situazione ormai insostenibile, eventi critici quotidiani di diversa natura che rendono l’ambiente lavorativo per il personale della Polizia Penitenziaria pieno di ‘tensione’ che in maniera analoga ‘vive’ la stessa popolazione detenuta per gli atti di prevaricazione di alcuni ristretti.
Il Sappe auspica che l’annunciato avvicendamento della Direzione da parte della stessa Amministrazione si compia in tempi brevi al fine di ristabilire adeguati livelli di sicurezza per una struttura penitenziaria complessa quale è quella di Salerno, ove il personale della Polizia Penitenziaria ormai si trova al limite della sopportazione e, e, a riprova di ciò, sono le numerose e diverse assenze giustificate per patologie che hanno superato di gran lunga i limiti previsti