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Di Maio Contestato dagli studenti a Pomigliano

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Di Maio prova ad utilizzare Pomigliano d’Arco come passerella politica ma gli studenti dicono no! Oggi in tantissimi (oltre 300 studenti da tutte le scuole della città) a presidiare fuori l’istituto tecnico ITIS Barsanti di Pomigliano d’Arco per contestare le politiche di Di Maio verso la scuola, in seguito alle sue dichiarazioni nelle quali aveva promesso di stanziare nuovi fondi che poi si sono trasformati in altri 50 milioni di tagli all’istruzione.Il presidio organizzato dall’Unione degli Studenti Pomigliano rivendica scuole sicure, dal momento in cui 4 istituti su 5 cadono a pezzi ed il progetto della Cittadella scolastica viene ormai rimandato da anni nel silenzio generale della Regione Campania, della Città Metropolitana e del Governo centrale. Ai ragazzi dell’istituto stesso è stato anche vietata la libertà di partecipazione alla protesta, hanno quindi dovuto aspettare che il ministro andasse via per poter scendere ed esprimere il proprio dissenso con gli altri studenti.

“Il governo finge di non sentire, che i problemi reali degli studenti non esistano

Finge di non sapere che le scuole cadono a pezzi, che l’alternanza scuola lavoro non funziona e che mancano i fondi- dichiara Stefano Barbano, studente del Liceo Imbriani di Pomigliano (ex liceo di Luigi Di Maio stesso) e membro dell’esecutivo dell’Unione degli Studenti Pomigliano-Il diritto allo studio non è garantito e gratuito per tutti come dovrebbe essere in un paese civile, chiediamo fondi e invece veniamo presi in giro, con promesse finte e tagli sull’istruzione, la legge di bilancio purtroppo, parla chiaro.”

“Il Ministro Di Maio aveva dichiarato di impegnarsi a tagliare i fondi ai Sussidi Ambientali Dannosi per finanziare l’Istruzione, riprendendo la nostra proposta come Rete della Conoscenza-dichiara Manuel Masucci, Coordinatore Regionale dell’Unione degli Studenti Campania- ma ad oggi non esiste traccia in Legge di Bilancio di questi tagli ai SAD ma solo di quelli all’Alternanza sulla quale Di Maio e Giuliano firmano solo un protocollo in stile Ministro Fedeli durante l’amministrazione PD! Dov’è il cambiamento? Eravamo 100mila in tutta Italia il 16 Novembre e il governo risponde con passerelle e slogan, ma nelle nostre scuole gli spot non passeranno! Lo stato di agitazione permanente continua!”

 

Comunicato UdS Campania

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