Sono complessivamente 24 gli indagati nell’indagine della magistratura catanese sull’illecito smaltimento dei rifiuti accumulati durante le attività di salvataggio in mare da parte di Medici senza Frontiere. Secondo l’accusa i soggetti coinvolti, a vario titolo, avrebbero “sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo della Vos Prudence e dell’Aquarius e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco dei migranti” in 11 porti: Trapani, Pozzallo, Augusta, Catania e Messina in Sicilia, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Corigliano Calabro in Calabria, Napoli e Salerno in Campania, Brindisi in Puglia. Tra i rifiuti scaricati la procura indica “gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari”, gli scarti alimentari e i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica.
L’inchiesta avrebbe inoltre accertato che i membri di Medici senza frontiere e i due agenti marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo concordavano “sistematicamente” lo smaltimento illegale dei rifiuti – 37 volte per l’Aquarius e 7 per la Vos Prudence – “eludendo i rigidi trattamenti imposti dalla loro natura infettiva”. Tra gli indagati, oltre a Gianino, Romeo e i centri operativi di Amsterdam e di Bruxelles di Medici senza frontiere, ci sono il comandante e il primo ufficiale dell’Aquarius, il russo Evgenii Talanin e l’ucraio Oleksandr Yurchenko.
A questi si aggiungono 8 membri di Medici senza frontiere: il vice capo missione Italia di Medici senza frontiere Belgio, Michele Trainiti, il vice coordinatore nazionale nazionale e addetta all’approvvigionamento della missione Italia di Medici senza frontiere Belgio, Cristina Lomi, il liaison Officer di Mas Belgio, Marco Ottaviano, i coordinatori del progetto Sar Aquarius di Medici senza frontiere Olanda, Aloys Vimard e Marcella Kraaij, il coordinatore logistico di Aquarius, Joachim Tisch, il delegato alla logistica a bordo della nave, Martinus Taminiau, e il coordinatore del progetto a bordo della nave, l’inglese Nicholas Romaniuk.