“Non amiamo le censure però non possiamo tacere davanti al livello di squallore di certi messaggi pubblicitari che peggiorano di giorno in giorno. Si tratta quasi sempre di pubblicità lesive della dignità della donna e non solo. Nel napoletano ne è stato affisso ultimamente anche uno con doppi sensi e giochi di parole sui lubrificanti. Il paradosso è che proprio in questi giorni una giovane studentessa campana residente nel beneventano non riesce a fare il praticantato di scuola lavoro in una officina meccanica perché nessun meccanico vuole formare una donna ritenuta non adatta a questo mestiere ma solo per fare calendari da mettere nelle officine” dichiarano il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il conduttore della Radiazza su radio Marte Gianni Simioli.
“Ancora oggi insomma la donna viene definita “carne da macello” in attesa di soddisfare gli appetiti altrui e questo capita in alcuni casi anche con il pieno consenso delle dirette interessate”