L’episodio violento era scaturito negli ultimi minuti dell’incontro, allorché il direttore di gara concedeva un calcio di punizione alla squadra ospite, fortemente contestato dai calciatori della squadra locale, che attorniavano quest’ultimo contestando platealmente la decisione adottata.
In tale frangente il citato calciatore della squadra locale all’improvviso sferrava una testata all’arbitro che, immediatamente soccorso e medicato presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, riportava un trauma cranico commotivo giudicato guaribile in giorni dieci.
In seguito a tali eventi, la partita veniva sospesa ed il calciatore trentaduenne della squadra locale denunciato dai Carabinieri della locale stazione, ai sensi dell’art. 6bis della legge 401/89, per atti di violenza in occasione di manifestazioni sportive. Pertanto, in considerazione della gravità del comportamento tenuto, dopo rapida attività istruttoria da parte degli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine, il Questore di Salerno emetteva il provvedimento inibitorio, in misura massima di anni cinque, nei confronti del calciatore.
Dovrebbe ricevere anche lui una testata per avere giustizia. La legge non è giustizia.
Carcere duro e ammenda dei danni al povero Arbitro. Senza pietà per questa feccia che rovina il senso dello sport e per quanti lavorano affinché lo sport sia un momento di sana aggregazione e crescita sociale per colo che lo praticano.