DIRITTI TELEVISIVI – Sono 85,1 milioni di euro e vanno a impattare per il 67,2% del fatturato netto, scendendo al 34% grazie alle plusvalenze e al player trading. I ricavi da gare sono sotto il 10%, mentre le sponsorizzazioni passano da 2 a 10 milioni, con il contratto Seleco. La Lazio è ipoteticamente schiava delle tv, ma il calciomercato mette a posto tutto.
I COSTI – Sono aumentati molto quelli per il personale, da 57 milioni di euro a 80,1 con ben 16 che vanno ai calciatori, con i rinnovi degli uomini simbolo tipo Immobile e Milinkovic-Savic. Lazio Events ha poi parti correlate come Roma Union Security, Omnia Service, Gasoltermica Laurentina, Salernitana, Linda, Snam Lazio Sud, Bona Dea, che portano via 9,33 milioni di euro. In particolare la Salernitana è passata da 1,45 milioni al 30 giugno 2017 a 4,45 per il successivo. Probabilmente per effetto della sponsorizzazione di cui sopra, ma anche per aumentare le proprie chance di promozione (diverso giocare in A o in B).
IRAP NON VERSATA E MILINKOVIC-SAVIC – La Lazio ha subito un richiamo di informativa perché secondo Lotito, aderendo alla LNP e nonostante l’orientamento contrario dell’Agenzia delle Entrate, non c’è tassazione ai fini IRAP sulle plusvalenze generate dalla cessione di calciatori. Ci sono stati avvisi di accertamento e cartelle di pagamento, ma su questi ultimi sono stati accolti i ricorsi. C’è ancora il verdetto della Cassazione, ma la Lazio non ha accantonato fondi perché il rischio è stimato come poco probabile. Si tratta di 4,7 milioni. D’altro canto Lotito sa bene che l’anno prossimo, con la plusvalenza Milinkovic-Savic, non avrà problemi a chiudere ancora in utile: il suo ammortamento a bilancio è di 3,5 milioni. Se arrivasse la Champions, poi…
Fonte TMW
ripreso da Tuttosalernitana.com (Luca Esposito)