E’ l’alba del 14 aprile quando una pattuglia della Polstrada in servizio sull’A10, vicino al casello di Genova Pegli, controlla un autoarticolato italiano che proviene dal sud della Spagna e diretto a Salerno. Trasporta un carico di arance sistemate in cassette su bancali che occupano l’intera cella frigorifera. Durante il controllo la pattuglia si insospettisce per il forte stato di agitazione dell’autista e decide di effettuare un controllo più approfondito. Al centro del rimorchio trova così un bancale che contiene una ventina di pacchi rivestiti in juta: ognuno nasconde diversi panetti di hashish da circa 100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di 633 chili e mezzo.
L’uomo non inventa scuse, né cerca di discolparsi. Gli agenti stessi restano colpiti dal suo accettare con tranquillità le conseguenze del suo comportamento. Dopo aver dato in beneficenza il carico di arance e sequestrato il carico illegale e il veicolo, gli agenti della Polstrada genovese hanno cominciato a indagare sul reale destinatario del carico di hashish. Ma in questi mesi il trasportatore non ha dato alcuna indicazione a riguardo. Non era presente nessun indizio all’interno del mezzo, dove non sono stati trovati testi scritti che potessero dare un qualche riferimento; anche l’esame del suo cellulare non ha dato frutti, segno di un’operazione che non ha trascurato nessun dettaglio. Su disposizione del sostituto procuratore Silvia Saracino, l’uomo era stato trasferito da subito nel carcere di Marassi. Successivi accertamenti hanno evidenziato che il destinatario del carico di arance, come indicato dai documenti, era totalmente estraneo al trasporto di droga.
Fonte Repubblica
Trasportava droga tra arance diretta a Salerno: arrestato camionista
Un caso ancora irrisolto. Seppure parzialmente. Dopo quasi sette mesi passati nel carcere di Marassi in custodia cautelare, il trasportatore campano Mario Miranda ha patteggiato la sua pena: tre anni di reclusione, 13 mila euro di multa e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Ma del destinatario del grande carico di droga, ancora nessuna traccia.
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