Il blitz dei Carabinieri scattò in occasione del concerto dei Neri per caso. Secondo i militari c’erano oltre 400 persone in quel momento nel locale invece delle 200 che l’attività è autorizzata a ospitare. Ieri il giudice per le indagini preliminari Marilena Albarano ha convalidato il provvedimento disposto d’urgenza dai carabinieri ma ha rigettato la richiesta della Procura di mantenere i sigilli.
Le 400 persone stipate all’interno del locale in occasione del concerto rappresentavano un episodio «occasionale», «collegato essenzialmente ad un unico evento relativo alla presenza di un noto gruppo musicale»; attualmente non sussiste il «pericolo concreto» che la violazione possa essere reiterata. Così il gip del tribunale ha accolto la tesi difensiva rappresentata dall’avvocato Marco Martello disponendo il dissequestro del Modo
Per il gip è venuto meno «il requisito del periculum», «certamente sussistente – si legge nel decreto di dissequestro – al momento del sopralluogo della Pg che legittimamente adottava in via d’urgenza il provvedimento cautelare reale per interrompere l’attività delittuosa».
Nel decreto di rigetto della richiesta di sequestro avanzata dal pm, il gip evidenzia anche la circostanza che «il gestore, accortosi della presenza di un numero eccessivo di persone, provvedeva tramite il servizio di sicurezza del locale, ad impedire l’ingresso ad altri avventori giunti per partecipare alla serata danzante».
«Il locale in oggetto – conclude il gip – è inoltre in possesso di tutte le autorizzazioni per l’esercizio dell’attività principale di ristorazione/bar: all’interno del Modo lavorano inoltre tredici dipendenti che verrebbero penalizzati con il mantenimento del vincolo cautelare reale».