Secondo quanto scrive La Città, venti sono uomini e due sono donne, classificazione secondo i dati anagrafici e non delle identità di genere. Dei 22, uno è già deceduto nonostante la giovane età, dopo aver contratto il virus tra i 16 e i 20 anni. A preoccupare maggiormente è l’abbassamento dell’età media dei sieropositivi, che ormai nel Salernitano si assesta attorno ai 25 anni.
Attorno al 70% ha contratto il virus durante rapporti sessuali non protetti omosessuali, mentre nel restante 30% si tratta di tossicodipendenti che scambiano aghi, siringhe, cateteri ed eterosessuali che hanno rapporti sessuali non protetti con diversi partner.
Attualmente al centro dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’azienda ospedaliera-universitaria “Ruggid’Aragona” di Salerno ci sono 450 pazienti sieropositivi, una cinquantina con Aids già certificato.