Otto sono gli appuntamenti in calendario dal 5 dicembre 2018 al 19 gennaio 2019 e che spaziano dal barocco al jazz, dai grandi solisti al canto corale, dalle tastiere agli “strumentini”, chiudendo con una prima esecuzione assoluta. Nelle storiche chiese della città, le ombre diventeranno quiete e l’ascolto della musica diventerà l’occasione per contribuire ad un importante progetto solidale. A dare la prima nota sarà la giovane pianista Tetiana Shafran quando il 5 dicembre quando a palazzo Sant’Agostino, dalle ore 18, si ritornerà a far musica.
Il salone Bottiglieri, infatti, ospiterà il recital della vincitrice del Premio di esecuzione pianistica “Antonio Napolitano – Città di Salerno 2017”, l’importante concorso firmato alla direzione artistica dal M° Ersilia Frusciante. Musica ed arte per quella data si fonderanno per dar vita ad una retrospettiva sul concorso internazionale, presentando tutti i suoi mecenati, vicini sin dalla prima edizione. Ci sarà anche un ricordo dell’indimenticato pianista Carlo Bruno, primo giurato e anima della competizione. Da Chopin a Ravel, passando per Symanovski, il programma che verrà proposto dalla pianista ucraina la quale si avvicina alla tastiera con grande qualità di tecnica e interpretazione.
Programma di raro ascolto, raffinato ed elegante nella scelta, quello che si ascolterà nella Chiesa della SS. Annunziata il 12 dicembre, alle ore 20, ove il flautista Antonio Senatore, con Pierfrancesco Borrelli al cembalo e Mauro Fagiani al violoncello, spazieranno da Loillet all’Adagio e Pastorale del concerto grosso di Natale op.6 di Arcangelo Corelli, passando per la famiglia Bach, padre e figlio, fino al Francesco Manfredini del Largo e Pastorale del concerto grosso op.3 n°12, per il Santissimo Natale, secondo una formula ed una forma progressista e moderna del concerto solistico.
Il 14 dicembre, la Chiesa del SS.Crocifisso, alle ore 20,30, ospiterà il coro giovanile il Calicanto diretto da Silvana Noschese, in una serata dal titolo “Per cantum ad astra”, con una scaletta che passa dal Magnificat di Orlando Di Piazza, all’anonimo canto popolare “Regina de lu cielo”, sino al Gaudete di Michael Engelhardt, che lega lo stile medievale ad un anthem post-industriale, simbolo di un impegno dei giovanissimi cantori per la costruzione di una umanità unita, articolata, convergente in alto e in avanti, attraverso la pluralità delle tradizioni musicali, ricchezza del concerto dei popoli. Il Natale di ognuno di noi è differente, ma suona invece sempre uguale il senso di felicità e condivisione che è nel sentire di tutti noi.
Merry Jazz Christmas from Martucci, in scena il 19 dicembre alle ore 20,30 nella Sala Pasolini è certamente un modo di mettere insieme, in musica, sensazioni e ricordi intramontabili, in cui i songs e i tradizionali americani hanno il loro spazio. Ad augurarci il Natale in jazz sarà l’intero dipartimento di genere del nostro conservatorio, con uno stellare settetto dei docenti al servizio del coro dei ragazzi.
Ancora l’eccellenza flautistica in cattedra, il 4 gennaio, alle ore 20, nel tempio a pianta centrale di Sant’Anna al Porto, con Ylenia Cimino, pupilla di Davide Formisano, in duo con il chitarrista Pasquale Vitale.
Programma da virtuosa per Ylenia, il cui suono incantato evocherà pagine celebri a cavallo tra Ottocento e Novecento, con un tuffo nel tango nuevo di Astor Piazzolla. Doppio appuntamento il 12 e il 13 gennaio, alle ore 20, nella Sala San Tommaso del Duomo di Salerno.
Una due giorni che verrà inaugurata dal pianista Alessandro Amendola, il quale dedicherà al pubblico salernitano un concerto monografico imperniato sulla figura di Sergej Rachmaninov, per quindi offrire la ribalta al clarinettista Roberto Giordano in duo con il pianista Massimo Trotta, che ha scelto di portare la platea all’opera, eseguendo celebri pot-pourri su temi di Tosca, Rigoletto e Carmen.
La sintesi del contrasto, dell’ombra e della luce è nell’opera di Gesualdo da Venosa, compositore al quale il compositore Enrico Renna ha dedicato la pagina “Dialoghi con Gesualdo”, riuscendo raccontare una storia antica con un linguaggio moderno, spietato e assolutamente attuale, musica che agisce sull’inconscio, svegliando quelle immagini che giacciono sopite nel nostro più intimo sentire.
I Dialoghi con Gesualdo, dedicato ai clarinetti dell’ensemble Panarmonia, erede della Scuola Napoletana di questo strumento, guidati da Giovanni De Falco, verranno eseguiti nella chiesa di Santa Apollonia, concessa dalla Bottega San Lazzaro di Chiara Natella, il 19 gennaio, alle ore 20, quale evento centrale dell’atto finale di questa rassegna, che ci traghetterà con gioia e intensità nel nuovo anno, donandoci un prezioso talismano di piccole ebbrezze.
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