Luci d’Artista è un’esposizione di opere d’arte luminosa en plein air che attira ogni anno nella città campana migliaia di visitatori e che quest’anno abbraccia anche Matelica grazie al generoso dono del Comune di Salerno. Allestite lungo corso Vittorio Emanuele, le installazioni luminose sono ispirate ai mosaici del Duomo di Salerno e sono realizzate con materiali di recupero dall’artista Enrica Borghi.
“Un bellissimo gesto di solidarietà – ha detto l’assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Matelica, Cinzia Pennesi – di cui ringraziamo di cuore il sindaco Vincenzo Napoli e tutta la città di Salerno. Grazie a queste opere e all’albero in piazza Mattei addobbato con oggetti fatti a mano, possiamo davvero dire che a Matelica il Natale è bello anche di giorno. Un Natale che è soprattutto partecipazione, costruito grazie all’impegno e all’entusiasmo di tutta la città”.
Eloquenti le parole del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che ha fatto giungere un suo messaggio: “Abbiamo inteso contribuire a donare un piccolo segno di solidarietà ad una popolazione che sentiamo molto vicina ai nostri cuori. Anche la nostra terra ha conosciuto lutti e devastazioni per il terremoto e ben possiamo comprendere quanto difficili siano le condizioni logistiche e morali della popolazione di Matelica.In questo contesto così complicato serve tutto: sostegni concreti per la ricostruzione ma anche segni e simboli che aiutino a ritrovare il senso pieno della comunità.”
Claudio Marani,presidente di Pro Matelica, ha parlato dello speciale addobbo dell’albero realizzato in collaborazione con l’associazione “MatelicaNoi” e dell’impegno di tutti i quartieri per “La magica Festa di Natale” di domenica 16, ricordando anche il tradizionale “Natalissimo” del 21 dicembre al teatro Piermarini con i bambini protagonisti. Un contributo, quello dei cittadini, anche in termini di creatività, secondo le parole di Marco Ferracuti, che ha sottolineato anche il grande lavoro dell’Unità operativa del Comune e il contributo delle aziende locali, in particolare della ditta Fratelli Gionchetti di Matelica, che ha trasportato gratuitamente le opere da Salerno.