Gli “occhi” elettronici sorvegliano da mesi molti punti della città, malgrado si continua a diffondere l’idea che bisogna attivare una rete di telecamere. La videosorveglianza è ormai una realtà. Adesso bisogna solo parlare di potenziare una rete già attiva da tempo.
Dichiarazione sindaco Cosimo Ferraioli
“Noi rispondiamo con i fatti alle sterili e scontate critiche. Da mesi la vigilanza elettronica è attiva e supporta le attività di controllo del territorio. La rete di videosorveglianza, nel breve periodo, sarà dotata di ulteriori 30 telecamere che saranno installate dal concessionario della pubblica illuminazione. Posso dire con certezza che Angri è una città videosorvegliata. Ovviamente il progetto parte dal centro per arrivare alle periferie, ma nulla nasce dal nulla, è solo una questione di tempo!”.
Dichiarazione maggiore Anna Galasso – Comandante Polizia locale
“Un progetto iniziato nel dicembre 2017 attraverso una convenzione Consip per l’acquisto di 18 telecamere, una Dom Ptz e quattro lettori di targhe. Gli impianti sono stati sempre attivi anche se il collaudo e la verifica ispettiva Consip sono avvenuti a novembre scorso. Il loro flusso è registrato e monitorato in maniera costante presso il comando della polizia locale. La necessità di implementare la dotazione elettronica ha spinto il mio comando a partecipare al bando ministeriale, con un progetto di installazione di ulteriori 17 lettori ottici, 13 postazioni di rilevamento targhe. Un progetto co-finanziato di 188mila euro, con partecipazione diretta del comune per 10 mila euro; cifra adeguata alla reale disponibilità economica comunale. In pratica maggiore sarebbe stata la partecipazione economica, maggiore sarebbe stato il punteggio tenuto conto anche dei dati statistici sulla criminalità, in possesso di Ministero e Prefetture. La collocazione alla 1919a posizione, non deve fare pensare ad una esclusione ma ad una attesa perché il progetto è stato dichiarato cantierabile. A breve sarà attivata una seconda fase di finanziamento con una dotazione di 90 milioni di euro, con grandi possibilità di vederci finanziato il progetto. Non siamo stati fermi ed abbiamo partecipato anche al progetto di sicurezza urbana della Regione per l’implemento della centrale operativa. 35.685 euro di cui 24.979 euro di quota regionale e circa 12mila euro di quota comunale”.