Il cingalese per tali fatti fu sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed è stato processato dalla Corte di Assise di Salerno che nel 2017 lo ha condannato alla pena di 10 anni di reclusione. Successivamente la Corte di Assise di Appello di Salerno, in riforma della sentenza di primo grado, lo ha assolto perché non imputabile al momento dei fatti e ha applicato la misura di sicurezza del ricovero presso una Rems della provincia di Avellino.
Lo straniero, d’intesa con l’Autorità giudiziaria competente e dopo le formalità di rito, in esecuzione del successivo decreto di espulsione dal territorio italiano è stato accompagnato da agenti della Questura di Avellino all’aeroporto di Roma Fiumicino da dove, con l’ausilio di scorta internazionale, è stato imbarcato alla volta di Colombo.