17 i gol subiti da Schiavi e compagni in quindici partite giocate, un dato che è stato costruito con merito e che risultata essere inferiore soltanto a quelli del Verona (16 reti subite), dell’Ascoli e del Venezia (15), del Palermo (11), della Cremonese (10) e del Cittadella (9). Si riparte da questa certezza ma anche dal fatto che cambiare modulo per migliorare le performance del reparto offensivo è stato un suicidio tattico.
L’impianto tecnico resta ancorato al 3-5-2 che in fase di non possesso si trasforma in un 5-3-2 con Di Tacchio che si mette a protezione della linea difensiva. Al Cabassi contro il Carpi la Salernitana cambierà interpreti. A destra spazio a Djavan Anderson mentre in difesa Colantuono potrà sfruttare l’abbondanza con Perticone, Migliorini e Gigliotti in rampa di lancio. C’è anche Vitale che scalpita come cercano una opportunità Palumbo, Mazzarani e Andrè Anderson.
Restano out Odjer e Di Gennaro. In avanti si mescolano ancora una volta le carte. A Cittadella la coppia di partenza fu Bocalon e Vuletich con il Brescia Bocalon e Jallow. Non è escluso che a Carpi possa toccare a Djuric la maglia da titolare. Non si escludono altre soluzione come quella dell’impiego, accanto a Bocalon di uno tra Rosina e Andrè Anderson