Oltre al lato religioso c’è anche un’altra spiegazione: in un’epoca in cui l’illuminazione pubblica non esisteva i ceri erano utili ad illuminare le strade. Con il recupero, l’amministrazione comunale ha scongiurato che un pezzo di storia se ne andasse per sempre.
“Il restauro di quest’ultima edicola rappresenta un nuovo tassello nel progetto di recupero di una parte del grande patrimonio artistico del territorio – spiega il sindaco Gianfranco Valiante – è un segnale concreto per valorizzare la grande ricchezza artistica e culturale della nostra città. Riportare allo splendore originario queste edicole votive significa rilanciare la cultura, la storia e l’arte locale”.