Il riprovevole gesto ha colpito diversi felini, che sono stati trovati con delle ustioni sulle zampe e in viso, con una salivazione eccessiva e con difficoltà di deglutizione, e ciò per il probabile ingerimento di sostanze acide o, più verosimilmente, alcaline. Ad ogni modo, sono in tanti, nel quartiere, a prendersi cura di questi animali, garantendo loro del cibo e spesso anche un tetto dove ripararsi dalle intemperie.
Una di queste è Margherita Buonomo, studentessa in Farmacia, che è stata una dei primi a soccorrere i randagi che si trovavano in evidente stato di malessere: «Ho trovato dei gatti con delle ustioni evi denti in bocca, probabilmente dopo aver ingerito qualche sostanza tossica.
Altri, invece, probabilmente l’hanno soltanto toccata, causando loro “soltanto” un’ipersalivazione. Noi del quartiere amanti dei felini, li abbiamo curati al momento con delle medicine specifiche, e per fortuna nessuno dei randagi coinvolti è in pericolo di vita».
Morte che, però, non è ancora da escludere del tutto, in quanto alcuni dei gatti che abitualmente stazionavano nella zona, da quel giorno risultano irreperibili: «I gatti che siamo riusciti a trovare sono, per fortuna, tutti sopravvissuti. Ce ne sono un paio che, però, non si vedono in giro da diversi giorni, e spero vivamente che si siano soltanto allontanati volontariamente».
Una “colonia felina” che, a detta della Buonomo, non è accettata da tutti i residenti, nonostante abbia portato solo benefici: «Da quando i gatti stazionano in zona, non abbiamo visto più topi in giro. Inoltre, siamo stesso noi a garantire la puli zia del quartiere, perché ogni giorno, un residente “incaricato”, rimuove con la pompa tutti i residui organici, ma evidentemente questo non basta agli altri abitanti, che mal sopportano questa “colonia” e non fanno nulla per nasconderlo».
La zona è sprovvista di telecamere di videosorveglianza benchè richieste a gran voce già da qualche tempo. «Quello che è certo, è che da tempo chiediamo l’istallazione di telecamere di videosorveglianza per una maggiore sicurezza, a prescindere da questi avvenimenti che sono comunque incresciosi».
Il presunto avvelenamento non sarebbe il primo tentativo di sbarazzarsi dei gatti, come tiene a specificare la Buonomo: «L’anno scorso c’è stata una vera e propria moria di gatti in questa zona. Non sappiamo con sicurezza se siano stati avvelenati, ma a differenza di quest’anno, ne sono stati trovati almeno 4 morti per strada».
Questi avvelenamenti, sostiene la Buonomo- sono quasi certamente dolosi, e ciò non fa altro che generare rabbia e delusione nei confronti del genere umano: «Se solo penso che qualcuno possa aver agito premeditatamente, non posso che rabbrividire. Ciò che a mio parere muove queste persone è l’ignoranza e la disumanità. Chi è capace di fare del male ad un essere indifeso, come un gatto randagio, può far male a chiunque. Questi episodi devono necessariamente far riflettere tutti, con la speranza che rinasca in ognuno di noi il rispetto, sia per gli uomini che per gli animali».
Fonte Le Cronache