La crisi è evidente nella Salernitana. Per cercare di superarla la società manda la squadra in ritiro e in silenzio stampa, prevedendo allenamenti anche il 31 dicembre e il 1° gennaio. Linea dura nei confronti dei calciatori, evidentemente ritenuti dalla dirigenza i principali responsabili del tracollo.
Colantuono resta al suo posto, la sua posizione non è stata messa in discussione dalla società. Almeno per il momento perché, come sempre accade, i risultati influenzano i giudizi e possono cambiare alcune valutazioni.
Il rendimento esterno della Salernitana resta scadente, è il peggiore di tutta la serie B insieme a quello di Crotone e Livorno. Le tre sconfitte consecutive preoccupano i tifosi che ora guardano la classifica in modo diverso. Un mese fa, al terzo posto, c’erano grandi speranze ed aspettative. Ora la Salernitana è a -2 punti dai playoff e a +7 dai playout. Ci sarebbero tutte le possibilità numeriche per tornare nei piani alti della classifica ma sembrano essere svaniti i presupposti.
Sciolta all’improvvisa, come neve al sole, quella determinazione che aveva permesso ai granata di coprire evidenti difficoltà nel gioco e nell’identità di squadra. Dicembre era stato annunciato come un mese verità con sei partite in quattro settimane. Le prime tre sono state pessime, vedremo le prossime tre. Se la rotta non cambia rischierà anche Colantuono. Sarà inevitabile alle soglie del mercato di riparazione che potrebbe fare registrare numerose novità.
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