Macchine dattilobraille e glucometri sono stati donati al centro di ricerca dell’educazione e consultazione Xheladin Deda di Peć/Peja. Il centro, unico in tutto il Kosovo, si occupa della scolarizzazione di bambini non vedenti o con deficit visivi ed accoglie studenti di tutte le etnie, provenienti anche da Macedonia ed Albania, sin dall’infanzia.
Il progetto realizzato oltre ad ampliare le dotazioni scolastiche a seguito del recente incremento di numero di bambini ospitati, consente anche di effettuare alcuni importanti controlli sanitari ai fini della ricerca.
L’opera svolta dall’Istituto è di particolare rilievo in quanto gli studenti che raggiungono particolari abilità vengono inseriti negli istituti scolastici per normodotati dove proseguono gli studi seguiti da personale del centro.
Un altro progetto è stato portato a termine presso la scuola primaria e secondaria Hysni Zajmi nel villaggio di Vrelle – Municipalità di Istok – dove il Colonnello Gianfranco Di Marco, Comandante del del Multinational Battle Group West (MNBG-W), ha presenziato al tradizionale taglio del nastro di un’aula multimediale allestita con Personal Computer ed ausili didattici che consentiranno di migliorare l’offerta formativa dell’Istituto frequentato da circa 600 alunni.
In concomitanza con le festività di fine anno i militari italiani del MNBG-W impegnati in missione in Kosovo hanno voluto compiere un piccolo gesto di concreta solidarietà regalando personalmente giocattoli ai piccoli bambini ospitati presso il centro didattico “Casa della pace”. La struttura, fondata nel 1999, è gestita da tre Sorelle Basiliane e si occuopa di offrire a gratuitamente una formazione scolastica a circa 45 bambini, dai 3 ai 6 anni di tutte le etnie, provenienti dai villaggi intorno a Bec – Municipalità di Djacovica.
In occasione della donazione, una piccola rappresentanza del personale del MNBG-W ha assistito alla recita natalizia degli alunni dell’istituto.
A conferma della neutralità della missione in Kosovo e nel pieno rispetto delle diverse culture e credo religioso, la stessa iniziativa è stata ripetuta a favore di un asilo frequentato da bambini Kosovari albanesi di Vitomirica ed in un asilo frequentato da Kosovari serbi in Gorazdevac entrambi nella municipalità di Peć/Peja.