“Non avevamo dubbi che il ministro dell’Interno avrebbe strizzato l’occhio ai razzisti sul caso Koulibaly”. Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, stigmatizza le dichiarazioni del capo del Viminale su quanto accaduto mercoledì sera a San Siro. “La vergogna del Meazza è prima di tutto un problema di ordine pubblico. I cori razzisti possono provocare l’interruzione della partita e la decisione è deputata all’arbitro e al Questore, che fa capo proprio al ministero dell’Interno. Salvini, però, continua a infischiarsene della questione. Scarica la responsabilità sugli arbitri, lavandosene le mani. Dopotutto è l’ultimo a poter condannare questi atteggiamenti. Tutti ricordiamo il video in cui intonava cori discriminatori contro i napoletani. Dopo anni ha chiesto scusa per fini elettorali ma i suoi pregiudizi su Napoli e sul Mezzogiorno sono noti a tutti”.
“La sua affinità alle frange più becere del tifo emerge dalle ultime dichiarazioni. Per lui quello contro Koulibaly non è razzismo, ma ‘sfottò’. Le parole di giovedì sera a Tiki Taka sono aberranti, simboleggiano l’inadeguatezza a ricoprire un ruolo tanto delicato. Le sue sono giustificazioni in salsa benaltrista di un personaggio che fomenta ogni giorno razzismo e discriminazione. Pareva quasi che la sua unica preoccupazione fosse giustificare il tifo interista e protestare contro la sacrosanta decisione del giudice sportivo, che ha chiuso la curva sud del Meazza. Tra l’altro ha annunciato che incontrerà i capi del tifo della Serie A, per dirgli cosa? Un generico invito a comportarsi bene? Forse non ha una visione completa della gravità di ciò che accade negli stadi. Dopotutto è stato lui, poco meno di un mese fa, ad abbracciare un ultras pregiudicato del Milan”. “Abbiamo bisogno di esempi positivi – conclude Borrelli -. Uno di questi è Gino Sorbillo. Il celebre pizzaiolo napoletano ha creato una “pizza antirazzista” che servirà ogni qual volta si verificheranno episodi del genere. Invitiamo tutti a seguire la sua iniziativa con altre dimostrazioni antirazziste per dimostrare che le persone perbene sono la maggioranza. La nostra speranza è che non dovrà prepararla mai più ma con un ministro così siamo certi che sarà costretto ad infornarla tante altre volte. Possiamo dirci soddisfatti anche dell’hashtag #Siamotuttikoulibaly, che sta riscuotendo grande successo sui social. Fortunatamente esiste ancora un’Italia diversa da quella di Salvini”.
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