“La sua affinità alle frange più becere del tifo emerge dalle ultime dichiarazioni. Per lui quello contro Koulibaly non è razzismo, ma ‘sfottò’. Le parole di giovedì sera a Tiki Taka sono aberranti, simboleggiano l’inadeguatezza a ricoprire un ruolo tanto delicato. Le sue sono giustificazioni in salsa benaltrista di un personaggio che fomenta ogni giorno razzismo e discriminazione. Pareva quasi che la sua unica preoccupazione fosse giustificare il tifo interista e protestare contro la sacrosanta decisione del giudice sportivo, che ha chiuso la curva sud del Meazza. Tra l’altro ha annunciato che incontrerà i capi del tifo della Serie A, per dirgli cosa? Un generico invito a comportarsi bene? Forse non ha una visione completa della gravità di ciò che accade negli stadi. Dopotutto è stato lui, poco meno di un mese fa, ad abbracciare un ultras pregiudicato del Milan”. “Abbiamo bisogno di esempi positivi – conclude Borrelli -. Uno di questi è Gino Sorbillo. Il celebre pizzaiolo napoletano ha creato una “pizza antirazzista” che servirà ogni qual volta si verificheranno episodi del genere. Invitiamo tutti a seguire la sua iniziativa con altre dimostrazioni antirazziste per dimostrare che le persone perbene sono la maggioranza. La nostra speranza è che non dovrà prepararla mai più ma con un ministro così siamo certi che sarà costretto ad infornarla tante altre volte. Possiamo dirci soddisfatti anche dell’hashtag #Siamotuttikoulibaly, che sta riscuotendo grande successo sui social. Fortunatamente esiste ancora un’Italia diversa da quella di Salvini”.