È la versione della dinamica legata all’incidente avvenuto la scorsa settimana alla mostra “Brikmania”, www.brikmania.it, comunicata ieri alla direzione dell’evento espositivo aperto fino al 20 gennaio a Palazzo Fondi.
Una coppia in visita alla mostra aveva infatti provocato la quasi totale distruzione per la caduta a terra dell’opera da 2300 mattoncini LEGO, urtando accidentalmente l’effige di Totò per scattare un selfie troppo ravvicinato con l’immagine del grande mattatore, al secolo Antonio De Curtis.
“Con tempismo degno di alcune figure comiche messe in scena nei film dello stesso Totò” si lamentano gli organizzatori della mostra, “i ragazzi di Salerno, che inizialmente si erano resi disponibili per sostenere le spese di riparazione del quadro, adesso ci fanno sapere che non hanno più intenzione di pagare i costi di restauro che ammontano a circa 4.000 € solo per le ore di manodopera per ricostruirlo.
Senza contare i mattoncini mancanti da ordinare, danneggiati dal calpestio dei due che, al contrario, sostengono che il danno sia avvenuto a causa dello staff della mostra perché il quadro, secondo la loro versione lontana dai fatti, non essendo appeso bene, sarebbe caduto da solo”.
Impossibile in quando le viti erano ben salde alla parete per impedire la caduta e venivano ispezionate dal personale della mostra, proprio per evitare danni costosi.
Gli organizzatori di Brikmania, sorpresi da questo comportamento avvenuto in seguito alla distruzione del quadro, opera esposta che è tra l’altro l’icona dell’edizione di Napoli, hanno semplicemente commentato: “sembravano bravi ragazzi, molto seri.
La ragazza addirittura piangeva dispiaciuta. Tra l’altro si erano detti loro per primi disposti subito a pagare i costi di restauro dell’opera che richiederà una corsa contro il tempo per venire consegnata in regalo alla città di Napoli, come promesso”.
“Come nulla fosse” hanno aggiunto con amarezza gli organizzatori, “adesso la coppia di Salerno ha rinnegato tutto aggiungendo che il danno non li riguarda”.
“Potevamo al momento denunciare il fatto” commentano gli organizzatori, “ma non era nostra intenzione, tanto che avevamo fatto capire solo di voler riparare l’opera. Ora siamo molto amareggiati da questo comportamento così contraddittorio”. “Comunque non c’è problema” continuano, “il quadro è già in riparazione da un importante collezionista veneto.
È nostro intento ripararlo, prima di tutto per rispetto verso il grande personaggio simbolo di Napoli, ma anche per mantenere la promessa di donarlo alla città. Napoli è una città viva e Totò un personaggio che rappresenta degnamente il grande popolo napoletano, una figura internazionale. Nonostante questo incidente di percorso, siamo onorati di aver allestito una mostra in questa città unica”.