Come accade già nelle altre località turistiche dove la tassa d’ingresso è prevista già da anni, i turisti si troveranno a pagare il sovrapprezzo nel biglietto delle compagnie aeree, navali o di trasporto su terra che utilizzeranno per arrivare a Venezia e saranno poi le aziende a girarle al Comune.
L’amministrazione ritiene così di poter intercettare un ben più consistente introito rispetto alla tassa di soggiorno da parte del turismo mordi e fuggi, milioni di persone ogni anno che visitano la città nel giro di una giornata.
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