La scossa è avvenuta alle 5:10 con epicentro a 7 km da Ragalna. Nella notte sono state diverse le scosse registrate sempre nella stessa zona: sette in sette ore, con una magnitudo tra 2.3 e 3.0.
Lo sciame sismico è iniziato quando l’Etna ha ripreso la sua attività. La scossa più forte resta quella registrata nella notte tra Natale e Santo Stefano, con una magnitudo 4.8, che ha provocato 28 feriti e numerosi crolli.
Intanto sono salite a 5.453 le richieste di sopralluogo per danni subiti da immobili. Secondo quanto comunicato dalla Protezione civile, sono risultati agibili 908 immobili, parzialmente inagibili 489 e inagibili 505.
Controlli sono stati eseguiti anche su 52 scuole, rispetto alle 90 da ispezionare. Sono 36 gli edifici agibili, 13 quelli parzialmente inagibili (uno ciascuno a Santa Venerina, Viagrande e Aci Catena; due ad Acireale e quattro ciascuno a Zafferana Etnea e Aci Sant’Antonio) e tre quelle inagibili (una a Zafferana Etnea e due ad Acireale).
Gli sfollati sono 1.096, dei quali 794 sono ospiti in alberghi convenzionati con la Regione Siciliana, 300 in modo autonomo e due in strutture convenzionate.
Fonte TgCom
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