Giunto a Salerno a fine estate, dopo i problemi relativi al suo visto per tornare in Italia, costretto a rispondere alle chiamate della sua nazionale impegnata nelle gare di qualificazione per la Coppa d’Africa, Jallow ha faticato ad entrare in forma e ad inserirsi nei nuovi meccanismi tattici. Contro il Verona l’ex Cesena si è tolto lo sfizio di segnare un gol pesante, la rete che ha regalato ai granata i 3 punti contro la corazzata scaligera.
In altre circostanze, come quando è subentrato a gara in corso contro il Padova, ha letteralmente spaccato in due la partita. In alcuni casi, invece, Jallow è parso abulico, fuori dal gioco, tutt’altro che coinvolto. A volte anche abbastanza nervoso. Jallow ha incontrato difficoltà sia con Colantuono che con Gregucci in panchina. Ora, la Salernitana ha davanti a sé due strade: rispedire al mittente il coloured e cercare alternative valide, scommettere sulla sua voglia di riscatto.
E’ chiaro che la seconda ipotesi sarebbe più facilmente percorribile se Jallow (che piace, tra le altre, a Carpi e Pescara) fosse un giocatore di proprietà della Salernitana e non un componente della rosa solo a titolo temporaneo. Ed è proprio di questo che parleranno in Lega le due società, che cercheranno di trovare la “quadra”, visto che la cifra concordata per il riscatto (quasi due milioni di euro) sembra fuori portata.