È la misura necessaria per far fronte, così com’era già stato annunciato a novembre scorso, al blocco parziale dell’impianto di trattamento di Acerra. Per i prossimi 40 giorni, infatti, una delle tre linee dell’impianto napoletano sarà sottoposta a manutenzione programmata.
A catena, il blocco parziale provocherà una riduzione della capacità di evacuazione dei rifiuti dallo Stir di Battipaglia. Questo significa che l’impianto salernitano, che raccoglie la spazzatura non differenziata di tutti i comuni della provincia, potrà operare solo al 60% delle sue potenzialità.
La società provinciale che gestisce l’impianto battipagliese ha stabilito i quantitativi settimanali per ciascun comune salernitano. In un primo momento, stando a quanto comunicato dal responsabile stesso, il criterio si basava su tre fasce di merito, in base alle percentuali di raccolta differenziata di ogni comune.
Per quelli che raggiungono una raccolta differenziata superiore al 65%, valore previsto dalla normativa, non si sarebbe dovuta applicare alcuna decurtazione ai quantitativi. Per i comuni con una raccolta compresa fra il 65% e il 60%, con quest’ultima media provinciale, invece si prevedeva una riduzione del 37%.
Infine, nell’ultima fascia, quella dei comuni con una percentuale di differenziata inferiore al 60%, si prevedeva una riduzione di conferimento del 50%. Ogni giorno, da Salerno potranno arrivare allo Stir fino a 50 tonnellate di rifiuti, per un totale di 300 tonnellate a settimana. Subito dietro, Nocera Inferiore con 160 tonnellate, poi Pagani con 150 tonnellate, Scafati con 130, Battipaglia con 125 ed Eboli con 115 tonnellate. E così via. La riduzione, che proseguirà fino a febbraio, comunque, non rappresenta ancora la vera e propria emergenza. Scrive Punto Agro News
Nel frattempo a Salerno prime segnalazioni di rifiuti rimasti in strada come documenta questa foto scattata nel rione Carmine nel pomeriggio di oggi
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