Nel dettaglio, si verserà il 16% dell’importo dovuto a titolo di capitale e interessi in caso di Isee del nucleo familiare non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee da 8.500 fino a 12.500 euro e il 35% se il contribuente ha un Isee compreso tra 12.500 e 20 mila euro.
Nel caso di persone fisiche per le quali risulta aperta la procedura di liquidazione prevista dalla legge sul sovraindebitamento, la percentuale per il pagamento è pari al 10% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi. Saranno comunque dovute le somme maturate a favore dell’agente della riscossione a titolo di aggio e di rimborso spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.
A chi si rivolge e quali debiti sono risolvibili
Grave e comprovata difficoltà economica, questo il requisito principale richiesto ai contribuenti per aderire al saldo e stralcio. Sarà necessario, per gli indebitati, presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l’Isee, che è lo strumento scelto dal governo per verificare il reale stato di difficoltà dei contribuenti. L’Isee deve essere in corso di validità ed al riguardo occorre ricordare che tutti i certificati già ottenuti da parte dei cittadini scadono il 15 gennaio prossimo.
La soglia di Isee da non superare è pari a 20 mila euro. La misura consente di sanare i debiti affidati al concessionario per la riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Nello specifico disco verde per i debiti derivanti da omesso versamento di imposte sia per dichiarazioni che per attività dei contribuenti cioè somme dovute a titolo di tributi o di omesso versamento dei contributi previdenziali.
Sono escluse dalla sanatoria le somme relative a debiti maturati a seguito di accertamento.
La domanda
Il modello è già in rete sul sito del concessionario e si potrà presentare domanda entro il 30 aprile prossimo. Il modello è stato chiamato Sa-St e si rivolge anche a soggetti che hanno aperto la procedura di liquidazione dei propri debiti sfruttando la legge sul sovraindebitamento. Inoltre, possono utilizzare il saldo e stralcio anche coloro che hanno presentato domanda di rottamazione delle cartelle negli ultimi anni e che non hanno completato il pagamento delle rate fuoriuscite dalle precedenti sanatorie.
Il meccanismo
Come funziona il saldo e stralcio è ormai chiaro, con i contribuenti indebitati divisi per fasce in base al proprio Isee e che si vedranno applicare una riduzione del debito proprio in base alla fascia di appartenenza. I debiti da sanare saranno calcolati al netto di interessi e sanzioni e i debitori con Isee del nucleo familiare fino ad 8.500 euro potranno regolarizzarsi versando “solo” il 16% del debito totale.
Per chi invece ha Isee più elevati, l’importo da versare sale al 20 ed al 35%, rispettivamente per chi ha Isee superiore ad € 8.500 ed entro € 12.500 e per coloro che hanno Isee sopra € 12.500 e fino ad € 20.000. Ancora maggiore il vantaggio per i soggetti che hanno aperto la procedura per sovraindebitamento, per i quali ci sarà da pagare solo il 10% del debito.
Cosa deve fare il contribuente
La misura non prevede un meccanismo particolare rispetto ai precedenti provvedimenti di sanatoria. Come si presenta domanda di saldo e stralcio?Dopo aver ottenuto l’Isee, il debitore deve provvedere a presentare istanza scaricando il modello dal sito dell’Agenzia e presentandolo, dopo averlo compilato, o in versione telematica o presso gli sportelli territoriali del concessionario.
Nel modello, oltre ai canonici dati personali, occorre indicare le cartelle, gli avvisi ed i ruoli per i quali si richiede il saldo e stralcio. Nel modello vanno riportati i dati dell’Isee e quelli del decreto relativo alla procedura di liquidazione da sovraindebitamento.
Infine viene lasciata al contribuente la scelta della modalità di pagamento, cioè in unica soluzione entro il 30 novembre 2019 o in 5 rate fino al 2021. Occorre ricordare che per il pagamento rateale verranno caricati interessi pari al 2% annuo. In caso di adesione con richiesta di dilazione, le rate saranno a novembre 2019, quando ci sarà da versare il 35% del dovuto, a marzo 2020, quando occorrerà versare il 20% del debito totale e poi a luglio 2020, marzo 2021 e luglio 2021, con tre rate, ciascuna pari al 15% del totale dovuto. In caso di domanda respinta, per assenza dei requisiti, l’istanza sarà considerata utile per il provvedimento di rottamazione ter, per le quali, gli aderenti al saldo e stralcio non dovranno presentare istanza.