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Reddito di cittadinanza, le otto mosse per avere l’assegno

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Il governo approverà in consiglio dei ministri giovedì o al massimo la prossima settimana il decreto legge sulle pensioni con «quota 100» e sul «reddito di cittadinanza» (Rdc) per i poveri. Il testo ha bisogno ancora di qualche aggiustamento, in particolare sul Rdc. Da poco è circolata una nuova bozza della relazione tecnica dove le famiglie beneficiarie del sussidio sono stimate in 1,7 milioni, circa 300 mila in più rispetto alle precedenti previsioni, portando il totale degli individui coinvolti a 4,9 milioni (contro i 4,3 di prima)

Il Reddito di cittadinanza può essere richiesto da tutti gli italiani o gli extracomunitari con permesso di soggiorno nel nostro Paese da almeno dieci anni. Ogni nucleo familiare deve avere un reddito Isee entro i 9.360 euro l’anno (che cala a 6.000 per i single avvantaggiati rispetto alle prime ipotesi), un patrimonio immobiliare al netto della prima casa non superiore ai 30.000 euro, rendite finanziarie non oltre i 6.000 (10.000 con almeno 2 figli), divieto di possedere auto sopra i 1.600 cc o barche.

I figli a carico devono avere meno di 26 anni. Viene escluso chi si è dimesso volontariamente, i detenuti e i degenti di lungo corso in strutture pubbliche. Entro diciotto mesi i Centri per l’impiego devono trovare tre offerte di lavoro ai percettori, i quali possono rifiutare le prime due entro i primi 12 mesi. In caso contrario perdono il diritto all’assegno.

Lo scrive il quotidiano Il Mattino oggi in edicola con un ampio ed approfondito articolo di Umberto Mancini e Francesco Pacifico

Il sussidio va scomposto tra una componente massima di 500 euro a famiglia modulabile in relazione all’Isee e 280 euro per l’affitto. Stando ai primi calcoli, andranno in media a ogni famiglia 391 euro, che diventano 138 per il singolo disoccupato. In ogni caso, l’assegno oscillerà tra i 40 e i 780 euro mensili.

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