Un numero di telefono per contattare il proprietario dell’immobile e null’altro. E un cartello del genere, affisso in pieno centro storico, non può che fare scalpore, per l’esplicita “vena” razzista che contiene.
Eravamo abituati a leggerne in altre parti d’Italia, non solo in epoche passate. Più di recente, avevano suscitato grande attenzione mediatica annunci simili, affissi nella bacheca dell’Università di Pisa e addirittura da parte di un istituto di suore di piazza Bologna a Roma.
Prima ancora, casi simili si erano verificati a Prato, a Vicenza. Insomma, ben oltre il Garigliano.
Fonte l’OcchiodiSalerno.it