Nella circostanza, il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, reparto specialistico e notoriamente impegnato a tutela dell’ambiente, interveniva prontamente con una propria pattuglia, coinvolgendo anche il personale tecnico dell’Arpa Campania per accertare la natura della “marea bianca” e scongiurare eventuali pericoli per la salute pubblica.
Sul posto veniva avviata, inoltre, una positiva collaborazione negli accertamenti tecnici con personale della Polizia Municipale U.O. di Chiaia e Unità Operativa Ambientale, nonché con i Vigili del Fuoco.
Un attento esame delle videocamere di sorveglianza della zona consentiva di osservare che nella mattinata un automezzo di espurgo delle fognature aveva effettuato un’immissione di rifiuti liquidi in un condotto pluviale sfociante direttamente in mare. Dalla successiva analisi del prodotto si poteva accertare che si trattava di sedimenti di lavorazione del marmo e si provvedeva a notiziare, quindi, le Autorità competenti.
Da questo ulteriore grave episodio, si evince lo stretto legame esistente tra l’economia sommersa ed il danno recato all’ambiente, nelle forme più subdole e nascoste, quali l’interramento dei rifiuti e gli sversamenti illeciti.
La Guardia di Finanza, Corpo di Polizia Economico-Finanziaria, anche attraverso le sue componenti specialiste, quali i Reparti Aeronavali, dotati di speciali tecnologie e consolidate competenze sulla normativa ambientale, è fortemente impegnata per garantire un’efficace risposta istituzionale, potendo intervenire, altresì, sugli aspetti economici che derivano dai processi industriali di lavorazione delle materie prime ed individuare casi di illecito smaltimento di quei residui di lavorazione che non avendo riscontro in contabilità hanno la necessità di essere smaltiti, peraltro, in maniera illegale.
Importantissima, inoltre la preziosa collaborazione dei cittadini, nella crescente consapevolezza della gravità e delle conseguenze che derivano da taluni comportamenti illeciti.