La dirigente scolastica, Carla Romano, ha immediatamente provveduto a richiedere informazioni all’Asl per capire come intervenire adeguatamente a salvaguardia dell’intero istituto ma, nonostante le rassicurazioni ottenute dall’azienda sanitaria locale, l’allarme ha continuato a coinvolgere i genitori degli alunni presenti anche negli altri plessi, creando una reazione a catena che si è inevitabilmente riversata addosso alla dirigente, che ha così commentato:
«Si tratta soltanto di un grandissimo allarme dei genitori, ma non c’è assolutamente nulla, nel modo più categorico possibile. C’è semplicemente stato un alunno che, 20 giorni fa, è stato a contatto con un parente suo coetaneo, affetto da meningite. Punto. Prontamente ho scritto e contattato l’Asl, che mi ha assicurato che i contatti non sono contagiosi poiché il contagio avviene soltanto tramite contatto ematico, quindi si tratta soltanto di un allarme che capisco, per carità.
Ho però rassicurato tutti comunicando tutto quello che mi è stato detto dall’Asl. Più di questo non potevo fare. Non c’è assolutamente nulla, c’è soltanto la cattiva abitudine di diffondere notizie». La notizia, purtroppo, ha continuato a fare il giro dei canali di contatto dei genitori nonostante le rassicurazioni da parte della dirigente scolastica: «I genitori hanno la cattiva abitudine di non venire a parlare col responsabile della scuola, quindi a me sono arrivati 150 messaggi e oltre, inoltrati dai genitori.
Assicuro che non c’è assolutamente alcun allarme, semplicemente un contatto tra due coetanei 20 giorni fa. Ovviamente la meningite, grazie a Dio, non si trasmette semplicemente tramite contatto. Tutto quello che dovevo fare come capo d’istituto l’ho fatto immediatamente. La mia rassicurazione, però, non è bastata ai genitori, che hanno pensato bene di rivolgersi alla stampa per diffondere la notizia in modo erroneo. È giusto invece evitare di avallare notizie false, tendenti a creare solo un clima di terrore».
A tal punto da non voler neanche portare i propri figli a scuola, come denuncia proprio la dirigente Romano: «Questo allarme rasenta l’assurdo: non vogliono mandare i bambini a scuola perché i medici hanno comunicato che ci sarebbero dei rischi. Se non fosse tragico, ci sarebbe anche da sorridere. L’Asl, è giusto ribadirlo, ha detto che i contatti non sono contagiosi, invitandomi a rassicurare tutti in maniera categorica»
Fonte Le Cronache