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Optimist all’attacco nella prima regata del nuovo anno

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Sono giovanissimi e si divertono come pazzi. Il gelo non li ferma. E il vento li sferza e loro neanche se ne accorgono.

Sono quegli intrepidi degli optimist in formazione mista, Circolo Canottieri Irno e Lega Navale Italiana, sezione di Salerno, che nella ventiseiesima edizione del trofeo Campobasso hanno raccolto la sfida di 230 timonieri provenienti da 13 nazioni diverse, e c’erano svedesi, lettoni, finlandesi, tailandesi, oltre che italiani, naturalmente, a lanciare la loro sfida impossibile al generale inverno sulle acque del golfo di Napoli, nella regata internazionale organizzata dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia.

E quelle birbe dei vari Vitolo, che sono due, e Bove e Marano e poi D’Arienzo e gli altri atleti che si affacciano alle competizioni hanno fatto vedere a tutti di che sono capaci. Alla fine i risultati non sono sempre eclatanti, ma le prestazioni sono interessanti e lasciano presagire miglioramenti futuri.

Torna a casa con una coppa il cadetto Andrea Vitolo, 10 anni e quinto classificato, ma primo di giornata nel primo giorno di regate. E seguono Lara Marano, che sfiora il podio femminile, e Vincenzo Bove, 19° ma spesso fra i primi. Da segnalare l’esordio di una giovanissima, Sofia Salzano, classe 2009. Quindi 9 anni. Che sono veramente pochi per affrontare mare, gelo e vento. Eppur l’ha fatto. E i cadetti salernitani si mettono in luce come i più forti in Campania.

Con loro in acqua i juniores: Vincenzo D’Arienzo, uno fra gli atleti più promettenti, che paga lo scotto del passaggio da cadetto a juniores, e Antonio Vitolo, Paola Lavorato, Vito Mea, Agostino Tortora, Mario Savastano. Tutti “allevati” da Andrea Marotta.

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